Parte progetto di valorizzazione congiunto tra Mattinata e Rignano.
Sul binomio “Faraglioni – Grotta Paglicci”, turismo in su per Mattinata e Rignano Garganico.
Sul binomio “Faraglioni – Grotta Paglicci”, turismo in su per Mattinata e Rignano Garganico.
Rinascita del turismo a Mattinata e a Rignano Garganico. Tanto sulla scorta delle bellezze paesaggistiche ed ambientali, come i Faraglioni e culturali, come Grotta Paglicci, con le testimonianze paleolitiche, ritenute tra le più importanti ed originali del mondo.
A renderlo noto sul suo profilo facebook ci ha pensato il sindaco Luigi Di Fiore con uno spot assai significativo e ricco di spunti di discussione e riflessione. A suo dire, “oltre all’opera di riqualificazione e abbellimento del centro abitato già in atto e che vedrà l’apertura di nuovi cantieri nei giorni prossimi (per un totale di circa 2 milioni e cinquecento mila euro di opere pubbliche)”. Lavori che “nonostante i freni posti dalla crisi pandemica nell’anno passato e continueranno, speriamo in minima parte, nell’anno in corso, come più volte ribadito, stiamo concentrando e continueremo a concentrare tutte le nostre attenzioni su due aspetti conseguenziali alle basi fissate negli anni addietro: turismo e cultura”.
Con la delibera di giunta approvata nei giorni scorsi – fa sapere – , in associazione con il Comune di Mattinata e i nostri preziosi partners e amici”. Il suo primo riferimento è al montanaro Franco Salcuni, longevo responsabile ed animatore dell’Associazione ‘Legambiente Festambientesud’, che del piccolo centro conosce ogni aspetto e suscettibilità, avendo operato sul tema a cominciare dal 2000.Ci sono poi gli imprenditori, come Giovanni Terrenzio, rignanese doc, responsabile di “Prima Bio Soc. Coop” e Impresa Vittoria Srl (Baia delle Zagare) di Mattinata.
L’insieme di quanto sopra – a quanto si apprende – avrebbe permesso di presentare una proposta – progetto, intitolato “Gargano: La pietra e la caverna, PAGLICCI FESTIVAL E FESTIVAL DEI FARAGLIONI“.
Si tratta di una tre giorni dedicata esclusivamente a Grotta Paglicci, con il duplice obiettivo, come si dice in gergo “ di riattizzare il fuoco” , richiamando le attenzioni di istituzioni, stampa, studiosi su un bene culturale di valenza planetaria. Bene, come si è scritto da tempi immemorabili, troppe volte trascurato ed oberato da una serie di difficoltà. E ciò ovviamente col preciso intento di richiamare sul posto turisti, curiosi e addetti ai lavori. “La collaborazione con il Comune di Mattinata – insiste più avanti il primo cittadino rignanese – “oltre a completare e integrare la nostra proposta progettuale, mira a far conoscere il nostro paesino assai periferico a chi arriva sul Gargano per il turismo balneare”.
Al MIBACT pare che siano pervenute per il medesimo bando oltre 600 richieste di finanziamento. Per di più, data la somma infima stanziata che ammonta ad appena 750 mila euro, risulterebbe assai complicato e difficile il finanziamento dell’anzidetto progetto. “Con l’Assessore e amico Paolo Valente di Mattinata – continua Di Fiore – ci siamo ripromessi, che nel caso non saremo tra i beneficiari del MIBACT, questo festival, covid e normativa futura permettendo, lo faremo a prescindere, coinvolgendo gli Enti del territorio e investendo anche risorse proprie.
Comunque sia, sulla bontà dell’iniziativa entrambe le amministrazioni sarebbero più che convinte, potendo diventare la stessa negli anni futuri un “ punto fermo nei cartelloni estivi garganici e attirare il turismo balneare verso l’interno”.
Infine, lo scritto del sindaco Di Fiore si conclude, invitando i cittadini a manifestare idee in merito. Tutti i suggerimenti – secondo l’interlocutore- saranno presi in considerazione e spingeranno gli amministratori a fare di più e meglio.
Da non dimenticare che a sostegno del tema Paglicci, ci sono i cosiddetti “amici di Paglicci” dentro e fuori Rignano, come gli archeologi e i collaboratori intervenuti negli scavi, la famiglia dello scomparso Professore Arturo Palma di Cesnola, ma sopratutto i suoi libri, sia quelli scientifici, sia quelli rivolti al grosso pubblico, come l’ultimo, “Il Giornale di scavo”, un romanzo ispirato agli scavi e dedicato al paese, curato da chi scrive e dal figlio Angelo, assieme a tutti gli altri scritti sull’argomento, su indicazione del medesimo archeologo, cittadino onorario di Rignano fin dal dicembre 1987 (sindaco Francesco Gisolfi), testimone il letterato – amico, Pasquale Soccio ( si veda foto, da dx: Pasquale Soccio, Palma di Cesnola e Gisolfi), di cui ricorre proprio oggi (4 febbraio 2021) il ventesimo anno dalla morte.